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    BRUFEN ANTINFIAMMATORIO LOCALE 5% GEL

BRUFEN ANTINFIAMMATORIO LOCALE 5% GEL

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Descrizione

BRUFEN ANTINFIAMMATORIO LOCALE 5% GEL - Brufen antinfiammatorio locale 5% gel è un gel offerto dal marchio Brufen utile per trattare dolori muscolari e articolari di varia origine e natura o per curare contusioni, distorsioni e stiramenti. A base di etofenamato, il prodotto rappresenta un valido antinfiammatorio da utilizzare localmente. - Le proprietà dell’etofenamato - Brufen antinfiammatorio locale 5% gel presenta una formulazione principalmente a base di etofenamato che offre delle ottime proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Tale sostanza riesce infatti a penetrare nella pelle e a raggiungere le zone del tessuto interessato. -  È, infatti, indicato per lenire il dolore in caso di contusioni, stiramenti o distorsioni di varia origine e natura senza intervenire sulle cause che l’hanno provocato. Inoltre, è efficace per curare eventuali infiammazioni nelle articolazioni, legamenti, tendini e muscoli.  - Come utilizzare il prodotto Brufen antinfiammatorio locale 5% gel - Si consiglia di utilizzare il gel seguendo quanto riportato nel foglio illustrativo o secondo le indicazioni del medico o del farmacista. La dose consigliata è 2 - 3 applicazioni al giorno nella zona interessata. Occorre usare Brufen antinfiammatorio locale 5% gel nel seguente modo: - -           Applicare un leggero strato di gel (circa 5 - 10 cm) sull’area coinvolta - -           Massaggiare lievemente la zona per permettere l’assorbimento del gel. - In genere è sufficiente un trattamento di 1 o 2 settimane. Se dopo tale arco di tempo i sintomi persistono, è consigliabile rivolgersi ad un medico. - Eccipienti - Alcol oleilcetilico poliglicoletere, macrol 400, carbomero, alcol isopropilico, idrossido di sodio, acqua depurata. - Indicazioni terapeutiche - Trattamento locale di stati dolorosi e flogistici di natura reumatica o traumatica delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti. - Controindicazioni - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, nonché all’acido flufenamico o ad altri anti - flogistici non steroidei. Terzo trimestre di gravidanza, allattamento con latte materno ed età pediatrica (vedere paragrafo 4.6). - Posologia - Salvo diversa prescrizione medica, applicare 2 - 3 volte al giorno in quantità sufficiente a ricoprire con un leggero strato di gel la zona dolente (per un’estensione di 5 - 10 cm corrispondente a circa 1,7 - 3,3 grammi di gel) e massaggiare accuratamente per favorirne la penetrazione. Nella maggior parte dei casi è sufficiente un trattamento della durata di 1 - 2 settimane. Se dopo tale periodo i sintomi persistono, consultare il medico per valutare se proseguire il trattamento o se sia necessario considerare eventuali alternative terapeutiche. - Conservazione - Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. - Avvertenze e precauzioni - L\'uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso cutaneo può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. In caso di storia di allergie, il prodotto va impiegato con le usuali cautele. • Il gel non deve essere applicato su ferite aperte o su cute interessata da alterazioni di natura eczematosa. Il gel non deve essere applicato su ferite aperte o su cute interessata da alterazioni di natura eczematosa. Le mani devono essere lavate dopo l\'applicazione del prodotto e si deve evitare il contatto con queste parti del corpo. • Non esporre l\'area trattata al sole e/o al solarium durante il trattamento e per le due settimane successive. • Nei pazienti affetti da asma, malattie ostruttive croniche dell\'apparato respiratorio, febbre da fieno o nfiore cronico delle mucose nasali (cosiddetti polipi nasali) o malattie croniche ostruttive delle vie aeree o infezioni croniche delle vie aeree, soprattutto se combinate con manifestazioni di febbre da fieno, tutte le formulazioni di etofenamato devono essere utilizzate solo dopo aver preso alcune precauzioni e sotto stretto controllo medico. • L\'assorbimento sistemico aumenta se il medicinale viene utilizzato per un periodo più lun e/o applicato su una superficie ampia. Pertanto, ciò deve essere evitato. • I bambini non devono entrare in contatto con le zone della pelle trattate con il medicinale. Evitare il contatto con le mucose e gli occhi. Non ingerire. In caso di storia di allergie, il prodotto va impiegato con le usuali cautele. Evitare il contatto con le mucose e gli occhi. Non ingerire. - Interazioni - Alla luce delle attuali conoscenze non sono ipotizzabili interazioni farmacologiche tra l’etofenamato per via epicutanea ed altri preparati assunti contemporaneamente. - Effetti indesiderati - È possibile la comparsa di reazioni cutanee locali, a carico delle zone trattate, sotto forma di eritema, irritazione e prurito, eruzione cutanea, edema e vescicole. Questi effetti si risolvono in breve tempo con l’interruzione del trattamento. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzowww.aifa.v.it/content/segnalazioni - reazioni - avverse - Sovradosaggio - Non sono riscontrabili in letteratura segnalazioni di effetti riferibili a sovradosaggio, che possono essere esclusi anche in funzione della via di somministrazione. In caso di uso non corretto: se il contenuto di un tubetto o più di gel di BRUFEN ANTINFIAMMATORIO LOCALE 5% viene applicato sull’intera superficie corporea in un breve lasso di tempo, possono comparire cefalea, stordimento o malessere epigastrico. La contromisura raccomandata consiste nel rimuovere il prodotto con acqua. Non esiste un antidoto specifico. - Gravidanza e allattamento - Non sono disponibili dati adeguati sull\'uso di etofenamato nelle donne in gravidanza. Poiché l\'effetto dell’inibizione della sintesi della prostaglandina sulla gravidanza umana non è ancora stato indagato, l\'etofenamato deve essere utilizzato solo nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza dopo aver accuratamente valutato il rapporto rischio/beneficio. L\'uso di formulazioni a base di etofenamato è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza. Durante gli ultimi tre mesi di gravidanza il meccanismo d’azione di questo medicinale può portare alla soppressione del travaglio, al prolungamento della gravidanza e del processo di nascita. Inoltre può causare tossicità cardiovascolare (con chiusura precoce del ductus arteriosus e ipertensione polmonare) e tossicità renale (con oliguria e oliamnios) nel bambino, aumentata tendenza emorragica nella madre e nel figlio, nonché un aumento del rischio di formazione di edema nella madre. Dal momento che l\'etofenamato passa in misura minima nel latte materno, le madri che allattano con latte materno devono evitare l\'uso delle formulazioni a base di etofenamato.